Ricordo di un grande personaggio, uno dei pionieri della pesca a mosca italiana.
Non è facile scrivere di Carlo. Lui è stato uno dei pionieri della pesca a mosca italiana. Un innovatore, capace di guardare lontano, nel futuro.
Nato nell’anno 1931 iniziò a pescare a mosca nel 1963. Pescò ovunque in Italia e nel mondo. Contribuì alla crescita del nostro club di cui fu presidente dal 1977 al 1986. Sotto la sua guida instancabile il club visse un periodo fantastico. Più di cinquecento soci provenienti anche da fuori Milano, da altre provincie e regioni. Ideò, per questo motivo, le sezioni esterne, alcune delle quali ancora attive ed ormai autonome.
Il suo libro “A pesca a mosca con l’artificiale”, ahimè oggi quasi introvabile, è tuttora una Bibbia per neofiti. Quattro edizioni, circa dodicimila libri venduti. Un manuale semplice che spiega in modo perfetto la nostra tecnica di pesca.
Nell’anno 1973 fu promotore principale, coadiuvato da altri collaboratori, di Autodisciplina, un’associazione avanti anni luce rispetto alle idee ed ai regolamenti di pesca di quei tempi.
Fondò l’UNPEM (Unione Nazionale Pescatori A Mosca) cui dedicò gran parte dei suoi anni dal 1981 in poi, abbandonando gradualmente il nostro club.
Ha scritto numerosi articoli sia per la rivista del club Consigli di pesca sia per Caccia e Pesca, lasciando così preziose testimonianze delle sue esperienze.
Un uomo carismatico, una grande persona, un vero leader.