Nel nostro Paese le “acque libere” sono considerate povere, di pesce ovviamente, poiché non vengono ripopolate, privilegio riservato alle riserve più o meno “turistiche” che di solito si trovano a quote superiori. Però, se l’inquinamento non le ha rese sterili e il cambiamento climatico ha lasciato loro una relativa ricchezza d’acqua, grazie alla scarsa pressione di pesca, alle trote d’immissione che scendono inesorabilmente a valle ed agli onnipresenti cavedani, possono riservare catture interessanti.
“Acque libere, povere, ma vere”
Articolo estratto dalla rivista Fly Line